La Senigola
Territorio
Centro culturale di Pescarolo ed Uniti
Oratorio della Madonna della Senigola
Il piccolo santuario di Santa Maria della Senigola si trova in una posizione isolata nella campagna pescarolese, ben visibile dalla strada che porta a Seniga e a Binanuova. Il luogo sacro è stato risparmiato più volte dalla soppressione e distruzione grazie alla profonda devozione popolare sopravvissuta nei secoli. Gli studi relativi al complesso della Senigola – costituito dalla chiesa, dalla sacrestia, dalla torre campanaria e dalla casa del romito, circondati da un alto muro – hanno individuato almeno sette fasi di vita che abbracciano un periodo che va dagli ultimi anni del I secolo a.C. ai giorni nostri.
Si può presumere che, sui resti di un’antica villa romana, in età longobarda fu costruito un casale, attorno al quale si formò un insediamento abitativo di coloni che lavoravano i terreni dell’annessa proprietà. Con la donazione del fondo ad un monastero, si sentì la necessità di provvedere alla cura delle anime e di costruire, pertanto, una chiesa: l’edificio altomedievale dell’VIII secolo, ad abside unica, riutilizzava i materiali e la pavimentazione dell’insediamento romano. Durante la fase medievale, intorno al 1100 forse, fu costruita una nuova chiesa anch’essa mono absidata, di dimensioni leggermente superiori e dalla pianta più regolare ed equilibrata, ricalcante parzialmente il fabbricato precedente.
L’edificio religioso tuttora esistente con le relative variazioni e ristrutturazioni fu ricostruito all’inizio del XVII secolo, e è durante tale riedificazione che vennero eseguite la maggior parte delle decorazioni murali ad affresco, tra cui quelle più preziose del Cristo Crocefisso, i santi Andrea e Francesco, l’Annunciazione. Al 1670-1680 risale il rifacimento delle volte, che presentavano problemi statici non indifferenti. Nella seconda metà del XVIII secolo fu costruito un prezioso altare in marmo policromo. L’ultimo intervento di abbellimento pittorico di un certo livello è databile al 1777.
Il Santuario visse in seguito un lungo periodo di abbandono e conseguente degrado che raggiunse il momento cruciale negli anni ’80 del XX secolo: fu spogliato degli arredi sacri (le opere d’arte più importanti, fra le quali un affresco quattrocentesco raffigurante l’immagine devozionale della Madonna, gli altri dipinti seicenteschi e la pala d’altare con l’Annunciazione, sono conservati nella chiesa parrocchiale); ne fu decisa la demolizione, ma l’immediato interesse della popolazione con l’istituzione del “Comitato Senigola” risparmiò la piccola chiesa dalla distruzione definitiva.
Le attività che oggi si svolgono presso questa località non sono prettamente religiose: si tratta spesso di eventi di carattere sociale o culturale che ben si addicono, però, ad un luogo che nei secoli fu un punto di aggregazione popolare.